(...) Un romanzo d’esordio affilato come la lama di un coltello, tormentato, generoso, denso di coraggio, che raccoglie le aspirazioni e i sogni infranti di diverse generazioni tra la Calabria, Londra e il Marocco, e all’interno del quale la fuga perpetua da qualsiasi cosa sembra essere l’unica soluzione possibile. Una fuga inevitabile, necessaria ma forse inutile, la cui destinazione però resta ignota sin dal principio.