Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

La mia Africa è in Sicilia (dove naufragano i diritti dell'uomo) Mohamed Mbougar SARR

Autore: Danilo Ceccarelli
Testata: La Stampa - TuttoLibri
Data: 30 settembre 2023

Da quando ha vinto il Premio Goncourt nel 2021 con il romanzo La più recondita memoria degli uomini, Mohamed Mbougar Sarr non ha più avuto il tempo di rimettersi a scrivere. «È una situazione paradossale perché prima potevo farlo quando volevo mentre adesso che sono conosciuto non ho un attimo libero», spiega lo scrittore senegalese con l'aria divertita. Arrivato in Francia nel 2009 per motivi di studio, Sarr, 33 anni, si è imposto nella scena letteraria spaziando tra differenti argomenti. Sullo sfondo c'è sempre l'Africa, raccontata con ottiche e visioni diverse. Tra i temi trattati c'è anche l'immigrazione, affrontata ne Il Silenzio del coro, vincitore nel 2018 del Prix littéraire de la Porte Dorée. Monsieur Sarr, come è nata l'idea di scrivere un romanzo incentrato sulla questione migratoria? «Per caso. Insieme ad un amico poeta, sono andato alla scoperta della Sicilia, in particolare di Catania. Una volta sul posto, abbiamo visitato Aidone, un piccolo paese dove siamo rimasti per un po' di tempo. Lì ho avuto un'esperienza diretta, empirica ed umana: sono entrato in contatto con un gruppo di migranti ospiti di un centro di accoglienza, con gli operatori di un'associazione che li assistevano in modo molto professionale e con gli abitanti del posto. Ho constatato di persona le reazioni della gente alla presenza di quelle persone straniere ed è così cominciata una riflessione sul significato dell'ospitalità. Il romanzo, però, l'ho scritto due o tre anni più tardi». (...)