Padova. Da poco: Mila! Statura media, criniera rasta con dreads rossi, occhi verdi, bella da mozzare il fiato, appassionata di hockey, assassina implacabile e professionale. Nata imprevista, giovane madre fuggita, padre poliziotto coscienzioso, tutto l’anno in campagna-montagna venete con il nonno generale in pensione e la nonna casalinga in attività. Due sere al mese con il padre al ristorante. Una volta, dieci anni prima, organizzarono una rapina per ammazzare l’incorruttibile padre e violentare lei ragazzina, in quattro. Mila seguì il processo e cominciò l’università, tutti sapevano che il mandante era Pagnan ma la sentenza fu di non luogo a procedere. Decise di vendicarsi diventando una crudele furia invincibile. Ora è pronta e passa all’azione, mette i veneti contro i cinesi, ne ammazza a bizzeffe, filma tutto, organizza la sfida all’O.K. Corral (dietro Badia Polesine), si spara, scrive un diario per la bella magistrata Chiara, spera in un lavoro alla B.H.E.G. Esordio riuscito per il padovano cucciolo di Carlotto 38enne Matteo Strukul (“La ballata di Mila”, e/o 2011, pag. 200, euro 17), in terza varia. Rumori pulp, cibi di risulta.