«C’ero anch’io in uno di quei conventi, così mi sono salvata». Lia Levi, 91 anni, nel ‘43 era una bambina e basta, come il titolo di quel suo libro in cui cinquant’anni dopo ha deciso di raccontare la sua storia di scampata alle retate nazifasciste.
Lia, c’è anche il suo nome nell’elenco degli ebrei ospitati negli istituti religiosi di Roma?
«Il mio, delle mie sorelle Gabriella e Vera e di mia madre Leontina».
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