(...) Il mistero tinge di giallo il plot. Pochi sono gli indizi e l'enigma rimane per quasi tutte le oltre quattrocento pagine del libro, ma il lettore quasi se ne dimentica perché nel frattempo è accompagnato con ironia nei mirabolanti avvenimenti che si susseguono nella vita della scombussolata Sylvie. Il manoscritto diventa il primo volume di una trilogia erotica bestseller che, fra overdose di sesso e una bella spruzzata di body-shaming, conquista fama internazionale.
Vigarello lo racconta con una scrittura leggera e intrigante, mentre parla di amore, amicizia e ambizione. Ironizza su tic e manie del panorama editoriale, sa evitare con talento le svolte prevedibili e rende accattivante la protagonista.
Sylvie, da ex-invisibile, teme e rifugge la luce della notorietà, rimane semplice e insicura, incapace di montarsi la testa. Non si considera una scrittrice, ma una donna alla quale il caso ha regalato un'ispirazione ma anche tanti dubbi. Perciò non riesce a smettere di chiedersi: «Come nascono le eroine dei romanzi?».