La grande scrittrice tedesca, una delle prime a farsi domande sulle eroine antiche, già nel 1983 pubblicava questo romanzo mettendo al centro la sfortunata figlia di Ecuba e Priamo: il suo dono terribile, la capacità di prevedere il futuro senza mai essere creduta, l'amore destinato a restare platonico per Enea, il rapporto conflittuale con la madre e la sorella Polissena. Attraverso i suoi ricordi scorrono i momenti cruciali della storia di Troia, mentre diventa sempre più chiara la dolorosa consapevolezza dell'inutilità della guerra.