A ME, che ho sempre fatto fatica ad assimilare la critica letteraria come genere l'idea di leggere un romanzo che ruota tutto intorno al mistero di un libro - al suo autore, alle recensioni, al critici che ebbero modo di imbattercisi - e a un protagonista, scrittore a sua volta, che della ricerca di quel suo idolo farà missione di vita, sembrava al principio un po' faticosa. Eppure La più recondita memoria degli uomini di Mohamed Mbougar Sarr è davvero un librone: non tanto nel senso della mole (anche se 432 pagine non sono poche), quanto della sua capacità di presentarsi da subito come un classico. Devono averlo pensato anche i giurati del premio Goncourt, che due anni fa assegnarono al giovane scrittore senegalese il più ambito riconoscimento letterario francese. Se avete l'ossessione della letteratura, è il libro perfetto.