Jesse Browner Tutto accade oggi
Autore: Chiara Rea
Testata: Via Dei Serpenti
Data: 10 ottobre 2011
Wes ha 17 anni e, come quasi tutti i diciassettenni che si rispettano, ha l’impressione che tutto gli vada storto. Certo, qualche serio motivo per essere preoccupato ce l’ha (sua madre è costretta a letto da una letale malattia degenerativa, il padre si fa i fatti suoi e si porta a casa una studentessa dietro l’altra) ma durante la fatidica e faticosa giornata in cui si svolge Tutto accade oggi le ragioni della sua inquietudine sono ben altre: a una festa, la notte precedente, Wes ha perso la verginità. Quello che per la maggior parte dei ragazzi della sua età sarebbe motivo di gaudio per lui è fonte di angoscia: a deflorarlo infatti non è stata l’altera e inarrivabile Delia, la ragazza di cui è silenziosamente innamorato da un bel po’ di tempo, bensì Lucy, ragazzetta intraprendente e popolare (ma che dietro la sua aria spavalda nasconde una grande sensibilità). In un unico blocco narrativo (non ci sono capitoli né altro tipo di suddivisione del testo), Jesse Browner ricostruisce e ricompone i frammenti di della giornata campale di Wes alle prese con il dilemma della sua vita (rinunciare alle gioie del sesso e dell’amore adolescenziale con la bella Lucy per conquistare l’algida Delia oppure abbandonarvisi?), con la tragedia di una madre inferma, con un padre infantile e sfuggente e con l’adorata e sveglissima sorellina (che non può non ricordare la sorellina per antonomasia, ovvero la Phoebe di Il giovane Holden). In una ritmata narrazione in terza persona che segue senza sosta le elucubrazioni e le azioni del giovane Wes, Browner fa crescere la tensione che sfocerà poi in un inevitabile lieto fine dal sapore dolce-amaro.
Infarcito di citazioni colte (da Guerra e Pace al Maestro e Margherita, dal Mondo Nuovo a scrittori americani non conosciuti in Italia) così come di continui riferimenti alla contemporaneità (da Facebook a Twitter, dai Belle and Sebastian a Gossip Girl), Tutto accade oggi è il classico romanzo del disagio adolescenziale, dipinto con tratti lievi ma talvolta stereotipati (Wes è il tipico adolescente intelligente ma che non si applica, il nerd che si rivela essere il più cool). Lo stile è fluido, le frasi sono ben costruite, i dialoghi (abbondanti) hanno ritmo ma talvolta l’autore cede alla pericolosa tentazione di abusare di termini che designano realtà e oggetti dell’attuale quotidiano per rendere la narrazione credibile presso il pubblico più giovane (pare emblematica la frase «Copiò l’elenco degli ingredienti in un nuovo memo sulla app taccuino dell’iPhone»).
A metà strada tra Jonathan Coe e Nick Hornby ma meno accattivante del primo e meno divertente del secondo, Browner costruisce un romanzo gradevole ma forse al di sotto delle sue aspettative, un’opera a cui, se fosse un esordio, si potrebbero perdonare alcune ingenuità e pretenziosità.