Conflitti della vita e misteri della fede: è questo il doppio binario sui cui procede L'apparizione , il nuovo sorprendente romanzo di Victoria Mas, la giovane scrittrice francese che un paio di anni fa si è imposta all'attenzione del pubblico con Il ballo delle pazze , esordio molto premiato che ha anche conosciuto una fortunata versione cinematografica. Come già in quel primo romanzo che indagava i perimetri incerti della follia e della sua definizione, anche nel nuovo lavoro l'autrice si confronta con l'universo spiazzante dell'irrazionale, individuale e collettivo, che, fuggendo dalla ragione, segue imprevedibili derive fatte di fede e folgorazioni. Derive al centro di molte discussioni, ma pur sempre meritevoli d'attenzione, dato che, come ricorda uno dei personaggi del romanzo, «tutto ciò che ispira meraviglia vale la pena di essere studiato», anche perché confrontandosi con l'ignoto si finisce prima o poi per trovare se stessi. (...)
Nelle pagine dell' Apparizione , Victoria Mas prova a confrontarsi con la sfida di un mistero insondabile, ricordando il coraggio che occorre per affrontarlo senza soccombere alla sua vertigine. E sebbene alla fine rinunci a prendere posizione, riesce comunque a delimitare il campo di una «battaglia senza vincitori», in cui si scontrano «concetti inconciliabili, la fede e il rifiuto, slancio verso l'invisibile e ancoraggio nella realtà». Temi ardui e complessi che di tanto in tanto ritornano nelle nostre cronache e che la scrittrice francese affronta con grazia e leggerezza, dimostrando un senso indiscusso della narrazione capace di dare una struttura avvincente a una materia continuamente sfuggente e sconcertante.