Incontrato per caso in libreria - il bello di poter, ogni tanto, aggirarsi fisicamente fra gli scaffali! - Tradite di Reine Arcache Melvin (edizioni e/o, traduzione di Paola d'Accardi) si aggiudica il primo posto fra le letture dell'anno e strapparglielo sarà veramente difficile, sebbene abbia molte aspettative sui titoli tenuti in serbo per l'estate. Questo romanzo è il primo dell'autrice, ma anche il primo che mi ha fatto conoscere la storia e i drammi del suo Paese d'origine, le Filippine.
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Tradite si è rivelato un romanzo coinvolgente, attento tanto alla costruzione di vicende verosimili incastrate a quelle storicamente documentate (per comprendere le quali, però, il lettore medio avrebbe bisogno di qualche nota) quanto nella definizione del carattere delle due sorelle protagoniste, oltre che di Arturo. I tre personaggi principali non sono soltanto i vertici di un triangolo sentimentale ma anche la rappresentazione di tre atteggiamenti diversi di fronte ai conflitti determinati dalle vicende politiche e civili di un Paese lacerato, che, ad ogni tentativo di andare avanti e di affermare la democrazia, viene sospinto di nuovo verso la tensione, il compromesso che rischia di sfociare in una alleanza immorale, il golpe, la paura. Tradite, allora, diventa un titolo che richiama qualcosa di più complesso di ciò che appare alla superficie, spingendoci a reinterpretare le relazioni fra Lali e Pilar in una maniera sorprendente, inattesa, da scoprire solo leggendo.