Sono rari, rarissimi i romanzi contemporanei che hanno il coraggio d'interrogare il nostro rapporto con la religione e con il sacro; da qualche decennio a questa parte, la letteratura preferisce occuparsi dell'apocalittico crollo delle certezze, interiori ed esteriori, di una società che ha scelto di non credere più a nulla, nemmeno a se stessa. Dopo aver narrato la malattia psichica e la femminilità con Il ballo delle pazze , grande successo di critica e di pubblico diventato un film, Victoria Mas torna con un altro romanzo profondo, quasi mistico, dedicato a ciò che dell'animo umano non si vede, L'apparizione, pubblicato da e/o. «È quando non si dubita più che avvengono i miracoli»: nell 'Apparizione tutti si ostinano a credere nella speranza di essere salvati. (...) Con L'apparizione Victoria Mas consegna al lettore un romanzo originale, delicato, intimo come la fede perduta e ritrovata. Una delle protagoniste è senz'altro la Bretagna, ostile ma ospitale, fiera e immacolata come una terra sempre vergine - impossibile per il lettore non immaginarsi una vacanza fin lassù, nel Finis Terrae. Al cuore della narrazione pulsa il bisogno di ciascuno di credere, in un miracolo, in una religione, in un'apparizione, ma soprattutto nella vita.