(...)Ecco qual è la vera deviazione dei personaggi di Kawakami dal proprio centro: non tanto e non solo nel non volere un lavoro tutta la vita, nel rifiutare l’ottimismo imperante, e nel non voler sposarsi o fare sesso: quanto nel sentirsi lombrichi e leoni, nell’uscire a passeggiare di notte e nel sentire la vita pulsante dei lampioni e delle cose, e nel pensare, anche sotto la luce diurna, che da qualche altra parte del mondo adesso è notte fonda, e che qualche anima la sta attraversando piano.