(...) Un volo fatale che oggi ispira uno dei principali giallisti francesi, Michel Bussi, a indagare su quella mattina del 31 luglio 1944, quando Antoine de Saint-Exupéry decolla da Borgo. E non ritorna più: e se alcuni rottami del bimotore americano riaffiorano anni dopo, del suo corpo non si saprà più nulla. Bussi rilegge il mistero alla luce del Piccolo Principe con Codice 612. Chi ha ucciso il Piccolo Principe?: e se quel racconto, sostiene, fosse proprio il suo testamento? «Sembrerò morto e non sarò vero», leggiamo al capitolo 26 della storia. La controinchiesta riparte esattamente da lì per approdare all’esplicito invito a riscoprire quel libro così difficilmente etichettabile: racconto filosofico, educazione sentimentale, opera spirituale, dietro un’ingenua, delicata storia per i più piccoli. (...)