“Le ragazze ti spaccano il culo“, semplice, diretto, conciso. Come Mila, la protagonista del meraviglioso esordio di Matteo Strukul: “La ballata di Mila“, che apre la già elogiata Collezione Sabot/Age di e/o.
Mila Zago è una killer preparata, fredda e calcolatrice. Lunghi dread rossi, fisico mozzafiato, cervello invidiabile. Nel suo passato un trauma impossibile da comprendere, nel suo imminente futuro la risposta al suo desiderio di vendetta.
“Le ragazze ti spaccano il culo“, è con questa frase su una maglietta che Matteo ci presenta la sua protagonista, bella e micidiale.
Mila Zago aka Red Dread è un personaggio indelebile, che funziona, priva di inutili moralismi, che agisce con un piano ben preciso. Una vendetta che ha preparato a lungo.
Il volume di Strukul è un sabotaggio dal di dentro della società veneta, in cui Matteo ha il coraggio di ambientare un pulp-noir destinato a far parlare a lungo di sé. Lo scrittore veneto mette in scena una lotta senza quartiere tra la criminalità organizzata veneta e quella cinese.
Un romanzo coraggioso, ambientato in quel nord-est che non è più un paese per vecchi.
È pulp e si sente. Finisce nel sangue. E intanto Matteo ci descrive tratte di schiavi, compravendite di favori. Ciò che succede è vero, vicino, lo sentiamo e lo avvertiamo!
Il coraggio dell’autore è quello di raccontare una storia che forse preferiremmo non sentire. Ma che supera la barriera che vorremmo innalzare davanti ai nostri occhi.
Mila, però, è parte di un libro che ha ben altri risvolti. Che non è solo pulp. Matteo mette in scena la realtà come noi non ce la aspettiamo. Non si può parlare de “La ballata di Mila” senza sottolineare il valore del personaggio creato da Matteo, ma nello stesso modo non si può focalizzare l’attenzione solo su Mila. Strukul riesce a disotterrare l’attività di una rete criminale che noi non vediamo, ma che c’è, e purtroppo la sua presenza si fa pesante nella nostra quotidianità.
C’è il sangue, c’è un’eroina molto fumettistica e portatrice di una carica erotica non indifferente, c’è un linguaggio scorrevole, scene nitide e forti, e soprattutto c’è il coraggio. Il coraggio di raccontare le storie negate del nostro paese.
Un meraviglioso esordio narrativo del cofondatore – insieme a Matteo Righetto – del movimento letterario SugarPulp!
Vi ricordo inoltre l’incontro di venerdì 30 settembre nell’ambito dello Sugarpulp Festival nella Sala Sugarpulp (c/o Centro d’arte e Cultura Altinate/San Gaetano – Padova). Dalle ore 16.00 alle 17.30, Matteo Righetto e Matteo Strukul presentano “Bacchiglione blues” e “La ballata di Mila”, modera Francesca Visentin (Il Corriere del Veneto). A seguire Andrea Pennacchi terrà un reading su Bacchiglione blues.