Avete mai desiderato, in certi periodi più o meno bui della vostra vita, di scomparire? Non lasciare alcuna traccia, mollare tutto e rifugiarvi in qualche angolo di mondo per ricominciare da zero?
“Sembrerò morto e non sarà vero...” diceva il Piccolo Principe, proprio come il suo creatore, Saint-Exupéry, confessava ad un amico di voler sparire allo stesso modo, prima di decollare il 31 luglio 1944 per una missione cartografica dalla quale, difatti, non farà più ritorno.
Un vero e proprio mistero che, forse, non saremo mai pronti a lasciar sfumare con il tempo. D'altronde... no body, no crime.
Ma se un crimine, invece, ci fosse davvero? In questa meravigliosa indagine, Michel Bussi riavvolge le fila di un'inquietante similitudine tra la scomparsa del noto autore francese e quella del suo più famoso personaggio, trascinandoci in un vero e proprio giallo.
Ad affascinarci sin dalle prime pagine, la consapevolezza che tutto ciò che troveremo in questo libro è assolutamente vero, reale. Con uno studio minuzioso, Bussi ci ha messo di fronte, come sulla lavagna di CSI, tutti i tasselli del caso: aneddoti sulla vita di Saint-Exupéry, citazioni, resti ritrovati in mare, riferimenti al manoscritto originale, mappe... ogni dettaglio è lì, sotto i nostri occhi. Non ci chiede altro che giocare ai detective insieme a Andie e Neven, i protagonisti di questo avvincente romanzo.
Con una scrittura che potremmo definire danbrowniana - vi sfido a non ritrovare un po' di Robert Langdon e Sophie Neveu de Il Codice da Vinci nei due investigatori - conosciamo una stagista detective poco più che ventenne dai corti capelli rossi e una viscerale passione (o dovrei dire ossessione?) per Il Piccolo Principe, e un ex aviatore e meccanico di aerei, vent'anni più grande di lei.
Avete già riconosciuto la prima similitudine? Un aviatore e un personaggio dal colore rosso... Che possa essere una volpe? Scaltra lo è di sicuro, la piccola Andie: un concentrato di entusiasmo e intelligenza, con una non trascurabile dose di maliziosità in grado di irretire il candido Neven, che del libro non sa quasi nulla, eppure si ritroverà letteralmente travolto dagli eventi.
A dare il via, è il reclutamento dei due da parte di Oko Dòlo, eccentrico miliardario che offre loro una cospicua somma di denaro in cambio della risoluzione di un mistero. Quello della morte di Saint-Exupéry e del Piccolo Principe.
Il magnate fornisce loro cinque nomi e quattro indirizzi, ognuno su un'isola diversa. Andie e Neven partono così in questa avventura, seguendo gli indizi disseminati, approfondendo la reciproca conoscenza e confrontandosi con i membri del Club segreto 612, che negli anni ha radunato i più grandi esperti de Il Piccolo Principe.
Il principale punto di vista all'interno delle pagine sarà quello dell'ex-aviatore, ancora di salvezza per chi - come me - non ha mai letto l'opera letteraria più conosciuta al mondo: è attraverso gli occhi meravigliati di Neven che finiamo col meravigliarci anche noi, appassionandoci ad una storia in grado di offrire, attraverso importanti metafore, una nuova prospettiva sul senso della vita, sull'amore e sull'amicizia. Ad un certo punto ci chiederemo se stiamo ancora leggendo il libro di Bussi o se per un attimo abbiamo infilato il piede nel racconto del Piccolo Principe, con la sua rosa, il serpente, l'uomo d'affari, il lampionaio, il re solitario, il geografo... Sta a voi riconoscere chi è chi, fino all'ultima tappa.
Vi ricordo, però, che stiamo pur sempre parlando di un giallo...
Chi morirà, mentre Andie e Neven fanno gli investigatori? Ma soprattutto, qual è stata la vera fine di Saint-Exupéry e del Piccolo Principe?
Partite in volo con i due protagonisti e mettete insieme i pezzi del puzzle, fino all'ultima sconvolgente verità.