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I terrestri

Autore: Arianna Bertoni
Testata: Mangialibri
Data: 12 gennaio 2023
URL: https://www.mangialibri.com/i-terrestri

È luglio, la festa dell’Obon è alle porte. Come ogni anno Natsuki è in viaggio verso le montagne di Akishina per trascorrere qualche giorno con i nonni, che ancora abitano in questo luogo incontaminato del Giappone, lontano dalla città caotica in cui risiedono lei e la sua famiglia. L’Obon è un momento speciale, non solo perché rappresenta l’occasione per zii e cugini di ritrovarsi assieme nella vecchia casa paterna, ma perché si rende omaggio agli antenati visitando le loro tombe. Al contrario della sorella Kise, Natsuki adora trascorrere il tempo sulle montagne di Akishina, in mezzo alla natura rigogliosa, ai tanti parenti che ogni tanto stenta a riconoscere, nelle stanze con il pavimento a tatami e gli spazi che si possono organizzare facilmente spostando i fusuma, per far accomodare tutti quanti. Più di tutti, Natsuki adora lo zio Teruyoshi e il cugino Yuu. Natsuki è solo poco più di una bimba, ma spesso prova disagio quando si trova con la sua famiglia ristretta, specie con la madre e la sorella. Si sente diversa. È sicura che tutti vivrebbero meglio senza di lei, perché è un’aliena e non segue le regole imposte dalla società. Pyut, l’amico peluche dalle sembianze di un riccio, le ha rivelato che non è una terrestre; le ha anche regalato una bacchetta magica fatta di origami e un porta cipria speciale, con i quali lei possa fare magie per estirpare il male dal mondo. Vorrebbe usare la magia anche sul maestro Igasaki, adorato dalle sue compagne di classe, ma che a lei riserva attenzioni speciali, attenzioni che lei non gradisce. Lui è comunque il maestro e lei deve essere una brava alunna ubbidiente. Così come deve esserlo quando la madre la rimprovera per non essere mai all’altezza della perfetta figlia giapponese…

Murata Sayaka è una scrittrice giapponese che ha riscosso un notevole successo con il romanzo La ragazza del convenience store, pubblicato in Italia nel 2016, sempre da E/O Edizioni. In questo suo secondo romanzo l’autrice riprende il tema dell’insofferenza verso la società giapponese, descritta come una sorta di alveare in cui i membri come perfetti insetti operosi, si impegnano ad adempiere al destino che la società ha codificato per loro, nel suo caso essere una brava figlia ubbidiente, essere una lavoratrice instancabile ed essere una madre amorevole: “La mia città era una fabbrica in cui si producevano altri esseri umani. Le persone vivevano in nidi rettangolari accostati l’uno all’altro, come nella stanza dei bachi da seta di cui mi aveva parlato zio Teruyoshi”. In questo contesto non c’è spazio per chi si discosta dalla rigida etichetta giapponese, solo l’emarginazione, che consente all’uomo di sopravvivere ma non di vivere. Da giovane studentessa Natsuki non prova alcun interesse ad uscire per un appuntamento galante, complice il rapporto malato con l’insegnante Igasaki. Raggiunta l’età adulta, trova un marito di convenienza su un sito internet, dove postano commenti persone che non riescono ad adattarsi alla società, come lei. Natsuki è un’aliena, guarda il mondo che la circonda attraverso lenti speciali che le consentono di applicare un filtro sulla realtà, ma che costituiscono allo stesso tempo una maledizione. A che cosa serve la capacità di cogliere l’insensatezza di ciò che la circonda, se l’unico modo per evitarlo è vivere in una situazione di esistenza precaria?