L’amore può nascere in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo, anche in posti o tempi caratterizzati dalla morte e dal terrore dove non sembra più esserci nessuna speranza. È proprio quello che succede ad Asma ed Esodo. (...)
La narrazione è frammentata da continui ricordi e flashback, nonché da cambiamenti nella prospettiva da cui è raccontata la storia. In questo modo scopriamo man mano nuovi pezzetti della vita dei tre protagonisti, storie che l’autrice racconta senza tralasciare nessun particolare anche il più macabro. Ogni tortura, ogni attività, ogni punizione viene trascritta fedelmente senza che niente venga risparmiato al lettore, il quale viene catapultato in un mondo di terrore, paura e dolore da cui sembra impossibile trovare un via di fuga.
Esodo e Asma rappresentano la luce che filtra anche nelle stanze più buie, la speranza che non si arrende e riesce a resistere anche nelle situazioni più disperate. Una storia d’amore atipica in cui le dichiarazioni d’amore lasciano il posto a quadri e immagini paurose e ripugnanti. Un amore forte e indissolubile tanto da fondere i due innamorati in un corpo unico: “Asma si è ficcata nel mio scheletro, mi compone. Ho un osso in più. Quell’osso è lei.”