Sono rimasta sconvolta e catturata dalla narrazione. È la storia di Esodo e Asma, del loro incontro durante una dittatura militare che nel 1976 aveva preso piede in Italia. La loro storia si dipana negli anni, il loro rapporto, i loro demoni, i mostri che li divorano da dentro.
Si perché questo è uno splendido romanzo distopico dove alcune descrizioni rasentano l'horror, altre sono di un'attualità struggente, mentre i vissuti sono così dolorosi da farti percepire quasi a livello fisico quel dolore. (...)
La verità è che questa è una grandissima storia d'amore, di un amore così totale, così puro, così imperfetto che supera ogni convenzione ma l'unico pensiero che resta è "non poteva che essere così". Nulla di ciò che è descritto poteva andare diversamente. È una favola nera, a tratti nerissima, stupenda e perfetta.
Santini usa un linguaggio crudo, diretto, tagliente, che ti incolla alle pagine. È capace di creare suoni, odori, immagini pazzesche. Finire questo libro è stato un po' come restare orfana.