La più recondita memoria degli uomini (edizioni e/o, pagg. 425, euro 19,50, nella traduzione splendida di Alberto Bracci Testasecca ) di Mohamed Mbougar Sarr è il romanzo che ha vinto il Premio Goncourt 2021. Il merito ci sta tutto. Narra la storia - quasi attraverso uno specchio - di uno scrittore senegalese, giovane come l'autore stesso, che pubblica un libro di successo e ne incontra un altro, un vero caso letterario, intorno al quale si sviluppa tutto l'intreccio narrativo, come in un racconto mozzafiato di Edgar Allan Poe. Ha il piglio del giallo perché i casi letterari oscuri (quelli alla Elena Ferrante) sono sempre avvinti da un mistero che intriga le menti e irretisce le anime. Ma il cuore del libro tuttavia è altrove. Indaga lo scrivere con una lente specifica e parla di cosa sia la letteratura di cui offre forse la migliore definizione mai studiata prima:è il contrario del paradiso perché quando si muore come scrittori, si rinasce sempre.
