L'estate porta grandi novità per la casa editrice e/o, che dà alle stampe una nuova collana: Sabot/age, diretta da Colomba Rossi e destinata a raccogliere racconti scomodi su argomenti che in pochi hanno il coraggio di raccontare.
Primo titolo di questa collana è La ballata di Mila, primo romanzo di Matteo Strukul che con questo libro riporta il genere sugarpulp sulla scena nazionale. Ma cosa significa SugarPulp?Ne avevamo già parlato con Matteo durante una delle puntate estive di BlowBook, durante il Festival di Sherwood. SugarPulp è insieme il nome di un genere, di un festival e di un gruppo di scrittori; L'intento alla base di tutto questo è la volontà di trapiantare lo stile pulp nel profondo della pianura padana. D'altronde già con Massimo Carlotto, curatore della collana, si era rivelata la prolifictà del Nordest per le tinte del giallo e del nero.
La ballata di Mila è un racconto abrasivo, in pulp che cresce tra le barbabietole ma si nutre abbondantemente dei fumetti di Bonelli e non solo. Strizza fortemente l'occhio a tutto quel mondo di serie B della cinematografia che dagli spaghetti western spazia fino alle opere di Quentin Tarantino e Takeshi Miike, senza disdegnare un tuffo nel mondo del comics americano di Marvel e DC.Questo abbondanza di riferimenti, che di certo fornisce un buon corpo ad un intreccio di eventi molto valido per il suo genere e che denota un lavoro accurato nella preparazione dell'ambientazione, qualche volta però risulta forse eccessiva. Sopratutto quando la necessità di incrociare lo stile molto cinematografico, sincopato e frenetico della narrazione rende troppo affettato tale espediente.
In questo quadro si inserisce la protagonista Mila Zago, spietata vendicatrice da manuale, giovane dai dreadlocks colorati e letale, con forme sensuali fino all'eccesso come una vera eroina-giustiziere del genere, che lascerà pagina dopo pagina una scia di sangue, morte e dolore. Implacabile ed inarrestabile è decisamente un'eroina pulp, molto pulp, pure troppo!
Nel complesso La ballata di Mila risulta una piacevole novità in un campo che spesso non riceve la giusta attenzione ed un'ottima lettura per intrattenersi aspettando Jeffery Deaver e Joe Lansdale a fine Settembre al festival SugarPulp!