«Il mare fa come gli pare, toglie qua e mette là come gli gira a lui. L'Oceano è disordinato e prepotente". Vero e proprio protagonista del nuovo romanzo di Lorenza Pieri, Erosione, il mare al centro del libro non è quello placido del Mediterraneo d'estate, ma "qualcosa di imprevedibile e pericoloso che si presentava allo stato liquido". La storia di Erosione nasce da un luogo, la Chesapeake Bay, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, una zona in cui la terra deve fare da sempre i conti con l'acqua: l'oceano di fronte e il più grande estuario nordamericano alle spalle. In particolare, questa storia ruota intorno a una casa, una villa sul mare che, in seguito a fallimentari tentativi per salvarla dal progressivo innalzamento delle acque e colpita una stagione dopo l'altra da allagamenti e uragani, perderà ogni valore immobiliare. Il romanzo, che si svolge nell'arco di una giornata - la giornata del trasloco -, è un racconto a tre voci, quelle dei tre fratelli proprietari della casa: una narrazione iperrealistica che, senza il bisogno di scenari distopici, ci catapulta in un dramma che è sempre più vicino. Il ghiaccio si scioglie Non sono tanti i libri in cui il tema del cambiamento climatico ha una sua funzionalità - e maturità - narrativa. "L'oceano che erode è stato il punto di partenza da cui ho costruito la storia di tre personaggi e delle loro voci così diverse. L'ispirazione.viene da una grande casa che ho visto, a poco a poco, andare in rovina, così come ho visto la spiaggia inghiottita dal mare", dice all'Essenziale Lorenza Pieri, che ha vissuto otto anni negli Stati Uniti e frequentato a lungo la zona di Chesapeake Bay. "Ho scritto il libro durante la pandemia del 2020, in un momento in cui per tutti le cose stavano cambiando". Dei tre fratelli è il personaggio di Anna, insegnante di scienze con la fissazione del cambiamento climatico, quella che più ha a cuore il climate change. Ripresa dai dirigenti scolastici per le sue lezioni considerate troppo radicali e angosciose per i ragazzi, è convinta che l'"erosione" della loro casa sia connessa in qualche modo alla scomparsa del vecchio padre Joe: "Anna si era convinta che nel 1999 fosse mancato lo scudo, il mantello protettivo, ma non solo, che il nonno in qualche modo avesse deciso di portarsi la casa con sé, con l'aiuto delle maree, degli uragani, dei tornado; che pezzo a pezzo avesse iniziato a spargerla un po' in mare, un po' nella sabbia, un po' in cielo, ovunque, in quella dimensione immateriale che chiamiamo più comunemente morte". Il ghiaccio si scioglie, il livello del mare sale. La questione dell'innalzamento delle acque è un pericolo concreto, e non soltanto per la costa est degli Stati Uniti. Anche perché in mare tutto è interconnesso e quello che accade in un luogo è inevitabilmente collegato a ciò che succede altrove».