«Tra le voci autorevoli che spiegano quanto l'accumulo in atmosfera di Co2 rilasciata dalle produzioni che utilizzano combustibili fossili sia ormai a un punto di non ritorno, c'è sicuramente Gianfranco Bettin che ha recentemente pubblicato con e/o edizioni "I tempi stanno cambiando, con il sottotitolo: Piccola guida ambientalista per umani consapevoli in questo tempo incandescente". Il ricercatore spiega in maniera chiara cosa sta già accadendo, con le temperature che vanno crescendo in molti luoghi, l'area del Mediterraneo è la più coinvolta, la conseguente siccità e aridità dei terreni, l'innalzamento del livello del mare e la successiva minaccia per le città costiere, Venezia, ad esempio, ma a volerci pensare, tutta l'Italia è una lunga costa. La pioggia che non arriva, abbiamo sperimentato recentemente cento giorni di siccità, significa campi senza semine e temperature più alte, quindi impoverimento, migrazioni e guerre per il reperimento delle risorse. Bettin fa il punto sulle mutazioni climatiche e sulle politiche necessarie per arginarle, partendo da un gran numero di dati. Grazie a una scrittura chiara e agile in cui passa il pensiero pragmatico dell'autore, scopriamo che oggi nel mondo, a ogni secondo che passa, si bruciano 250 tonnellate di carbone, 180.000 litri di petrolio e 125.000 metri cubi di gas, che in atmosfera si trasformano in 1100 tonnellate di Co2. I governi arrancano sulla transizione ecologica. La responsabilità, è molto chiaro nel saggio di Bettin, è della specie umana».
