«Un romanzo breve, nervoso, tagliente.
Un libro che mostra quel che è, senza orpelli né sentimenti troppo esposti: è tutto imbrigliato in un’arida rete di compostezza, che lascia in bocca lo stesso sgomento amaro che si prova nel guardare un “orso ammaestrato con un gonnellino rosa e un ombrello troppo piccolo per ripararlo dalla pioggia”».