«Gli appassionati della lettura lo sanno bene: entrare in libreria significa trovarsi a casa, passeggiare e perdersi fra gli scaffali ricolmi di libri ha un fascino irresistibile, l’odore della carta, poi, di quelle pagine appena stampate, completano il quadro e ci costringono a uscire da lì soddisfatti e felici perché si è stati in un luogo che fa bene alla mente. La libreria non è solo il luogo dei libri, ma anche quello dei dischi, dei fumetti, dei dvd e così anche chi non ama la lettura, può apprezzarne la sua accoglienza.
E poi, c'è la figura del libraio, quella persona che, muovendosi tra quelli scaffali e volumi, è in grado di consigliarci, e, nello stesso tempo, di lasciarci liberi nelle nostre scelte. Un buon libraio è insieme preparato, appassionato e un abile commerciante, insomma una figura quasi mitologica che racchiude queste tre anime insieme. Perfino la parola “libraio” porta con sé qualcosa dei tempi antichi, qualcosa di lontano e romantico. Il binomio, dunque, libraio e libreria è quello perfetto per chi ama l’oggetto libro, e non solo la lettura.
Non ci capita mai, però, di domandarci: le librerie sono sempre state così nella loro forma e sostanza o si sono evolute a passo con gli eventi? Il libraio, quello che conosciamo noi, ha sempre avuto questa funzione oppure ha avuto ruoli diversi da quello odierno?
A tutte queste domande, e non solo, risponde il volume Storia dei librai e della libreria dall’antichità ai nostri giorni di Jean-Yves Mollier, un viaggio compiuto dalle prime civiltà fino ai giorni nostri alla scoperta dell’oggetto libro, delle antiche e moderne librerie e di tante curiosità legate a questo incredibile mondo».