«Scaglione, fisico, formatore collaboratore di wikiradio (interessante la puntata sul suono del Big Bang) già presidente della sezione italiana di Amnesty International, è divertente e intellettualmente onesto nella trattazione della delicatissima e serissima faccenda e cerca di prenderla in modo molto pratico; lo fa immaginando e facendo immaginare le caratteristiche di futuro prossimo e delle domestiche privazioni che toccherebbero a questa parte fortunata di mondo, che si ritroverà senza alcuni cibi, senza certe mete di vacanze, senza neve nelle piste da sci ( alle Olimpiadi invernali di Pechino ci stanno già facendo i conti), senza Venezia, e senza figli, perché sarà più sostenibile non averne.
Ogni umano idiota e meno idiota può provare lo stesso smarrimento dell’autore prendendo atto della coesistenza del pericolo per il sovra popolamento della Terra e dell’allarme per calo delle nascite, di fronte alla stima dei morti per cambiamento climatico, decisamente inferiore a quelle dovute ad abuso di alcol e incidenti stradali. Si parla di molte cose in questo saggio: letteratura, allevamento, lavoro, urbanistica; a tal riguardo, a Scaglione va il merito di dare una tregua dall’inesausta mitologia del borgo da ripopolare per introdurre il concetto, elaborato da Elena Granata, di città intermedia. In Più idioti dei dinosauri il discorso tocca il tema della scelta delle auto, dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, della croce delle emissioni di C02 (che nel 2020 dopo cui nulla doveva essere più come prima, secondo Nature Climate Change sono cresciute sol un po’ meno rispetto al solito) e molto di giovani, delle promettenti, volenterose nuove generazioni, che daranno manforte ai Non Idioti consapevoli che la Terra si sta scaldando contro la fazione di chi vuole continuare ad arricchirsi coi combustibili fossili».