«Sullo sfondo di una bellissima casa con giardino in un brutto quartiere romano, fra feste e vacanze in giro per il mondo in nome della fiducia del valore esperienziale del viaggio che anima Antonella, si consuma una frattura insanabile, che dà vita a una rancorosa «ricerca del tempo perduto» fatta di episodi minimi, talvolta persino insignificanti, attorno ai quali è costruito un romanzo a tratti duro e impietoso, amplificati tuttavia nella dimensione del ricordo per i rovinosi riverberi prodotti nella voce narrante e affidati a una prosa piana, ma capace affondare senza tregua nella dimensione dell'interiorità».