L'autore del saggio "Più idioti dei dinosauri" spiega il cambiamento climatico con gli occhi di un padre mettendoci davanti ai pericoli in maniera molto concreta.
«Perché ci avete messo in questa situazione, perché non avete fatto niente per impedirlo lasciando che accadesse? Sfogliando le pagine dell'ultimo libro di Daniele Scaglione, fisico prestato al mondo della comunicazione e della scrittura, dal titolo evocativo Più idioti dei dinosauri, non possono che risuonarci nella testa quelle domande accusatorie rivolte da Greta Thunberg - e da tutta una generazione che alla giovanissima attivista svedese per il clima si ispira - al mondo degli adulti, colpevoli di aver combinato "questo disastro". Ecco, è forse in parte anche per dare una risposta a quegli interrogativi che non solo i giovani si (e ci) pongono che Scaglione ha scritto questo libro. Non l'ennesimo saggio sul cambiamento climatico firmato da uno scienziato, ma un saggio sotto forma di racconto che di scientifico non ha nulla se non l'attendibilità delle innumerevoli e autorevoli fonti a cui l'autore ha fatto ricorso. Che però qui si presenta ai lettori nei panni di un padre preoccupato per il futuro di suo figlio, pronto a fare mea culpa per il mondo che sta per lasciargli in eredità. "Non mi sono inventato nulla, sono realmente padre di un bambino di 9 anni e come ogni genitore mi faccio delle domande sul suo futuro. Tutto è nato dal desiderio di capire in concreto cosa potrà cambiare nella sua vita, qualcosa cambia già"».
