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Impossibile credere ai morti per chi vive a Kreskol

Testata: Il Fatto Quotidiano
Data: 28 gennaio 2022

Vincitore nel 2020 del National Jewish Book Award, Max Gross arriva anche in Italia, edito da e/o, con la sua fantastoria, lieve e struggente come La vita è bella , ironica e spiazzantecome Good Bye, Lenin! Lo Shtetl perduto del titolo, infatti, si riferisce a un immaginario paesino - Kreskol - nella foresta della Polonia orientale, non toccato dal nazismo; solo cent'anni dopo, grazie alla fuga dal villaggio di una giovane divorziata, gli abitanti del borghetto saranno costretti a uscire dalla loro prigione dorata e illibata per scontrarsi con la realtà: il mondo orribile là fuori. Protagonista, suo malgrado, del tragicomico viaggio di iniziazione mondana e folle disincanto, è lo "scemo del villaggio" Yankel, che alla Shoah proprio non riesce a credere: "Ma come possono essere morti tutti? Dovevano essere centinaiadi migliaia". "Ce n'erano milioni. Ma ora non più. Uccisi tutti". "Su, andiamo! Lei mi prende in giro".