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L'idea mi è venuta durante una visita guidata da non vedenti: bendata vacillavo

Testata: Il Secolo XIX
Data: 8 gennaio 2022

«Ho conosciuto Blanca, o almeno ho cominciato a pensare a lei, molti anni fa. Non è solito avere una data precisa per la nascita di un personaggio immaginato, ma con Blanca è successo: era il 25 aprile 2004. Per il Maggio dei monumenti, l'Associazione Aporema che ancora opera nell area dei Campi Flegrei, invitava a partecipare a una visita all Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (Napoli) guidata da ipovedenti e non vedenti. Ora questo tipo di iniziative è più frequente, all'epoca era una novità. All'inizio del percorso mi bendarono e mi fecero accompagnare da una guida ipovedente e particolarmente capace: intuì subito che gli avevano affidato un caso disperato, perché inciampavo e non riuscivo a orientarmi. D'altra parte il mio senso di orientamento continua a vacillare anche quando non sono bendata. Tra me e la guida però si creò un'empatia particolare e cominciai a fidarmi della sua fiducia nelle possibilità. Forse potevo imparare. A metà percorso, che durava poco più di un'ora, gli altri sensi mi vennero in aiuto e percepii spazi, materie, odori e il corpo in una maniera diversa, che non ho dimenticato. Mi sembrò che mi stessi organizzando con quello che mi restava. Associai quel sentire a un lutto recente: avevo da poco perso mia sorella, con cui avevo e ho un rapporto molto forte. Per questioni di necessità vitale, il limite doloroso doveva diventare risorsa. Cominciai a scrivere di Blanca subito dopo questa esperienza».