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La stagione d'oro delle culture del continente. Ecco chi sono i vincitori e che cosa raccontano

Autore: Itala Vivan
Testata: Corriere della Sera - La Lettura
Data: 5 dicembre 2021

Questo 2021 è stato un anno d'oro per le letterature africane, con i quattro massimi premi internazionali assegnati a scrittori provenienti dall'Africa: il Nobel ad Abdulrazak Gurnah (Tanzania), il Booker a Damon Galgut (Sudafrica), il Camões a Paulina Chiziane (Mozambico) e il Goncourt a Mohamed Mbougar Sarr (Senegal). I senegalesi si sono aggiudicati anche il Neustadt, andato a Boubacar Boris Diop, e l'International Booker a David Diop. Si tratta di una situazione senza precedenti e che merita un'attenta riflessione, poiché finora questi premi sono stati soprattutto eurocentrici, ad eccezione del Camões, istituito da Portogallo e Brasile, e dell'International Booker. E comunque la novità di quest'anno è la concentrazione sull'Africa. (...)

(...) l'Africa è un continente multietnico che comprende e fonde vaste diversità, come testimonia un altro scrittore incoronato nel 2021, il sudafricano Damon Galgut il cui romanzo The Promise ( La promessa , Edizioni e/o) ha ottenuto il Booker, importante premio britannico riservato alle opere in lingua inglese pubblicate in Gran Bretagna o nella Repubblica d'Irlanda. Galgut è un bianco di famiglia ebraica, drammaturgo e prosatore prolifico e di successo, noto in Italia per il precedente libro Il buon dottore (Guanda, 2005). Il nuovo romanzo è calato nelle modalità della tradizione narrativa afrikaner e nel genere del plaasroman imperniato sulla storia di una fattoria in cui passano più generazioni, esemplificate dai quattro funerali che scandiscono il tempo che scorre. Il lettore vi transita attraverso l'apartheid e arriva oltre, nel problematico Paese di oggi dove i sogni di ieri sono diventati disincanto, e la promessa di un'antenata appare irrealizzabile, vanificata dalle troppo a lungo protratte inadempienze che simboleggiano le tante speranze tradite. (...)