Un ovale del volto perfetto e la pelle candida. Sicara Caroso ,«unica figlia femmina di una famiglia da generazioni avvezza a solcare i mari, eletta badessa di San Lorenzo a soli 28 anni», nata con la laguna del cuore, è l'affascinante protagonista dell'ultimo giallo di Roberto Tiraboschi, "Il rospo e la badessa"(edizioni E/O) che sarà presentato questo pomeriggio alla libreria Moderna Udinese, alle 18, alla presenza dell'autore. Una donna dalla bellezza inquietante, Sicara. L'intelligenza acuta e il continuo esercizio del dubbio fanno di lei un personaggio che è impossibile non amare. Ostinata nel nascondere sotto metri di garze e stoffe tratti e forme perfette, è ben consapevole «che una povera monaca non ha nessun valore per un uomo potente». Tiraboschi, drammaturgo e sceneggiatore oltre che scrittore sapiente, crea per lei una Venezia medievale, molto lontana da quella abitualmente narrata. Venetia è difronte a una svolta politica. Il Doge è appena stato assassinato, gli equilibri precari su cui si regge l'esercizio del potere, sconvolti. Piazza San Marco ancora non esiste e l'elezione del Doge non è ancora appannaggio di poche famiglie prescelte. Sicara, detective ante litteram con tanto di Holmes, l'obbedientissima e coraggiosa Brasca, si muove in un labirinto dal fondo melmoso come la laguna. La morte tragica di una giovane monaca ritrovata cadavere in fondo a un pozzo, le imporranno di uscire dal monastero in cui esercita un assoluto potere ed entrare in contatto con il mondo degli uomini. (...)