Dietro la storia di Berto, geometra cinquantenne con un po' di pancetta, «una persona qualunque», dice il suo ideatore, c'è molto di più di un romanzo, che si intreccia a un cantiere di lavoro (quello del Ponte Morandi, a Genova), a un cane randagio e un amore da incontrare. Dietro la storia di Berto, racconta Carlo Piano, scrittore, giornalista, figlio dell'architetto Renzo, si intrecciano cambiamento, mutismo, smarrimento e poi speranza, simboli, rinascita. «E una parola magnifica racconta Carlo - che è "edificante". Non la trovate meravigliosamente positiva?». (...)