(...) L'ultimo suo romanzo invece va in tutt'altra direzione. S'intitola Il Banchetto annuale della confraternita dei becchini (e/o, pp. 470, euro 19) ed è ambientato in un minuscolo paese della Nuova Aquitania, un angolo di campagna nell'ovest della Francia,
(...) ed è prima di tutto l'angolo di Francia in cui Énard stesso è cresciuto.
(...) Il sindaco del villaggio è proprietario di un'agenzia funebre, e fa parte degli organizzatori del grande evento a cui fa allusione il titolo: nella Francia rurale abbandonata dove sono nati i gilet gialli, gli unici a non soffrire la crisi sono i becchini, a cui il lavoro non manca mai. Un'antica tradizione assicura però che per tre giorni, ogni anno, nessuno passerà all'aldilà, e quindi i becchini possono far festa, mangiando e bevendo fino allo sfinimento, come nei libri di François Rabelais.
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