Torino. C'è chi non riesce a entrare nella Sala Oro che ospita la scrittrice francese Valérie Perrin (...) accolta da un grande applauso e introdotta dal direttore Nicola Lagioia, che sottolinea come tra il Salone del 2019, l'ultimo "fisico", e quello attuale, uno dei fenomeni sia stata proprio l'esplosione di "Cambiare l'acqua ai fiori" e "Tre" dell'autrice francese, editi entrambi da e/o. Si parte dai romanzi per parlare di amicizia: "Un sentimento che non è così distante dall'amore. In entrambi i casi si è attratti da qualcuno, o ci si può separare". Di maternità: "Ho due figli e penso che una buona madre sia quella che non vuole essere perfetta". Del marito regista Claude Lelouch: "Ora non scrivo più sceneggiature con lui, ma certamente quella fase mi ha influenzato. I miei libri sono molto cinematografici". Un andirivieni tra privato e narrativa perché, è l'assunto di base, "i miei romanzi raccontano la vita, le vite di tutti". E più in generale, è convinta l'autrice, "i libri possono davvero salvare".
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