(...) Karen Powell, nella sua opera prima, sfoggia una sorprendente sicurezza nel maneggiare un materiale umano che in mani meno abili, e con una prosa meno suggestiva, sarebbe potuto sfociare facilmente in una galleria di stereotipi: la ricca vedova con un passato, il rampollo viziato, la ragazza umile ma bella. Al contrario, nell’intreccio di storie, smarrimenti esistenziali e segreti in bella vista, l’autrice consegna una storia malinconica, delicata e travolgente sullo sfondo di un’Inghilterra classista in cui la donna fatica ancora a liberarsi dal ruolo imposto dalla società.