Valérie Perrin, l’autrice dei bestseller “Cambiare l’acqua ai fiori” e “Il quaderno dell’amore perduto”, torna in libreria con “Tre”, una storia d’amicizia, d’amore e di ricerca d’identità, in cui niente è come sembra e i misteri si susseguono, per dipanarsi lungo oltre seicento pagine di narrazione serrata – L’approfondimento sul nuovo libro dell’amata scrittrice francese
(...)
Accanto a tematiche care all’autrice-bestseller, come l’indagine del lutto e della malattia, l’attenzione a chi sceglie una vita defilata, la preferenza per famiglie non tradizionali, in cui l’amore si incanala per altri rivoli, il fascino delle lettere, i rintocchi della musica, troviamo nuovi percorsi. Centrale e molto ben dipanata è la ricerca di identità sessuale: il dissidio interiore tra chi siamo e chi vogliamo essere è centrale, ma non possiamo approfondire oltre, per non rivelare snodi narrativi importanti. Si aggiunge a questo il filone animalista: nelle dinamiche di abbandono, salvataggio, accudimento e successiva adozione dei tanti animali salvati da Nina si rispecchiano molti aspetti dei personaggi che incontriamo nel romanzo, ma, anche in questo caso, è bene che ogni lettore si diverta a trovare le simbologie e le simmetrie di cui Tre abbonda.
Se è vero che “i ricordi sono come gli armadi, prima o poi vanno svuotati di quello che c’è dentro” (p. 536), in Tre Valérie Perrin non lascia nulla al caso, intreccia i fili delle storie per poi dipanarli tutti quanti, svela misteri e guarda dentro ai suoi personaggi senza paura di incontrare qualcosa di scomodo. Basta far incontrare nuovamente i tre amici nel 2017 per capire che, nonostante la loro lontananza e un silenzio lungo quattordici anni, sono ancora loro: “siamo come quei fratelli e sorelle che si ritrovano dopo una separazione e hanno esattamente gli stessi riflessi di prima. Basta liberare gli adulti che sono stati bambini insieme e subito torna a galla l’infanzia”(p. 532).