(...) Léo è in vacanza con la famiglia, madre, padre, fratello, sorella e cane, in un campeggio delle Landes. L’atmosfera è quella allegra dei villaggi in agosto, tanta musica, tante feste danzanti, tanta voglia di divertirsi e lasciarsi alle spalle le fatiche dei mesi invernali. Tutti sanno come fare. Tutti tranne Léo.
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Le pagine di Jestin sono tremende e perfette. Parlano della responsabilità che ognuno di noi ha verso le azioni altrui, della tristezza, dell’invidia, della solitudine. Léo è tremendamente solo. È divorato da un desiderio d’amore che si intreccia all’odio, alla repulsione verso se stesso. Léo è un adolescente in piena crisi sociale.