Trama: Rosa fa la botanica, ha quarant’anni, vive a Parigi ed è tristissima. O, per meglio dire, è depressa. Così, è quasi per forza d’inerzia che parte per Kyoto per assistere all’apertura del testamento del padre, di cui non sa niente. Il Giappone è un altro pianeta e, anche se in un primo tempo le ciotoline da tè e i vialetti di sabbia rastrellata le fanno soltanto rabbia, piano piano si fa strada in lei una consapevolezza del profondo che la porterà a rivalutare sé stessa.
Consigliato a… chi vuole imparare a vedere con altri occhi quello che di solito considera una disgrazia.
Cosa ci è piaciuto di più: il personaggio di Paul, un belga trapiantato in Giappone grazie al quale Rosa conoscerà un nuovo concetto di bellezza, che la porterà a elaborare un nuovo concetto di amore e, quindi, di vita.