(...) Quella notte Pulixi allunga lo sguardo e trova affinità. In vetrina i romanzi tengono compagnia a saggi di politica — gli torneranno utili per una ricerca sul terrorismo degli anni Settanta —, accanto ai classici c’è qualche ottimo noir. Risultato: pochi giorni dopo si presenta in negozio con una copia del suo libro «La scelta del buio» (E/O) autografata. È l’avvio di un rito, un appuntamento che si ripeterà a ogni nuova uscita. Il libraio Guido Duiella fa sapere di avere già «una mini collezione con dedica». Una mini collezione? Impossibile, Pulixi abita a Milano da una manciata di anni. «Non esagero, è una macchina da guerra», ribatte lui. Lo scrittore ride, «è la regola del gioco, i lettori di gialli e di noir pretendono continuità, sarebbe fatale abbandonare a lungo i luoghi del delitto». Duiella annuisce, poi butta lì, «comunque entra anche per comprare». (...)