Michel Bussi ha pubblicato il suo primo romanzo a quarant’anni, dopo che da quindici scriveva nei ritagli di tempo dell’attività di geografo e professore universitario a Rouen, e spediva invano manoscritti alle case editrici parigine. Code Lupin, mash-up tra il ciclo di Arsenio Lupin e il Codice Da Vinci di Dan Brown, usciva nel 2006, dieci anni dopo l'autore era pubblicato in 35 lingue e con i suoi romanzi di "suspense" (come ama definirli) era in vetta alle classifiche. Ancora nel 2021 è il terzo autore più venduto in Francia. Fino a poco tempo fa, però, c'era un libro che Bussi non aveva ancora scritto. Un thriller esoterico sul mito dell'Arca di Noè, che si chiude sull'Ararat, a migliaia di chilometri dall'ambientazione prediletta dei suoi romanzi, la Normandia (uno su tutti: Ninfee nere). Il romanzo si intitola Tutto ciò che è sulla terra morirà ed è uscito da poco.
(...)