“La fede incrollabile in un’idea porta al pregiudizio. Ti ho già detto quanto mi sento serena da quando ho dei dubbi? Proprio così, non bisogna avere convinzioni, bisogna poter dubitare di tutto, delle cose e di se stessi. Dubitare”. In queste poche parole, scritte dalla capoinfermiera Geneviève a Blandine, la sorella defunta, si cela il senso profondo del bel libro d’esordio di Victoria Mas, Il ballo delle pazze, nella traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca per le Edizioni e/o.
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