La pandemia sembra aver spazzato via tutti gli altri problemi, non è così. Le preoccupazioni per la salute si intrecciano a quelle economiche, alle crisi belliche e informatiche, alla questione ambientale e a quella climatica. Sotto quest’ultimo punto, il mondo narrato da Wu Ming-yi, scrittore, designer e blogger taiwanese, in Montagne e nuvole dagli occhi, edizioni e/o (€18, trad.it. di Silvia Pozzi, illustrazione di copertina Massimo Dall’Oglio) è un libro di grande attualità. Soprattutto se si guarda ai sempre più frequenti fenomeni atmosferici distruttivi e alle prove di riassetto di geopolitica mondiale, in primis il ruolo della Cina nella post-pandemia.
Nel romanzo di Wu Ming-yi convivono infatti due protagonisti. Un ragazzo, Atrei, che abita a Wayo-wayo dove “credono che il mondo sia un’isola …”, fino a che decide di lasciare l’isola. In mare aperto, però, s’imbatte in un’isola galleggiante di rifiuti. “Tutt’intorno c’è una moria di fauna acquatica e gli tornano in mente le tartarughe morte dopo avere ingerito dei pezzi dell’isola”: un’immagine che richiama il Pacific Trash Vortex l’enorme accumulo di rifiuti, soprattutto plastica, situato in mezzo all’Oceano Pacifico.
L’altro personaggio del romanzo è una donna separata, Alice, docente universitaria della contea di H, che vuole suicidarsi ma “a notte fonda avverte un terremoto piuttosto forte che riporta a galla ricordi d’infanzia”, e l’indomani “quando si alza per guardare fuori dalla finestra si ritrova su un’isola deserta in mezzo al mare”.
Ed eccolo qui il punto di congiunzione, la dorsale comune, delle due storie: Wu Ming-Yi usa l’isola come metafora dell’esistenza. Il cambiamento climatico, di qui a pochi anni dicono gli scienziati, rischia di fare danni maggiori di quelli che abbiamo già sotto gli occhi. Viviamo su un pianeta che può fare di noi ciò che vuole e lo abbiamo dimenticato: “Anni addietro un gruppo finanziario aveva fatto sventrare la montagna per realizzare un parco divertimenti. Avevano esteso gli scavi alla falesia con la compiacenza del governatore, plurindagato per corruzione”. Potrebbe essere tranquillamente un tratto di costa mediterranea o statunitense.
Di Wu Ming-yi, la scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin disse: “Non avete mai letto nulla del genere (…) racconta la natura vulnerabile dell’essere umano (e del mondo) con intrepida tenerezza”. E Montagne e nuvole dagli occhi è un romanzo doppiamente attuale anche perché sbarca in Italia in concomitanza di un duplice anniversario: arriva a 10 anni dalla pubblicazione cinese, e a 10 anni dal disastro nucleare di Fukushima quando, nel 2011, un sisma registrò una magnitudo pari a 9.
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