Il titolo lo ha preso in prestito dalla Metafisica di Aristotele, quel “tutti gli uomini aspirano per natura al sapere” che sposta su un piano filosofico gli accadimenti materiali della vita. Quella di Mila Bouraoui di vita inizia ad Algeri nel 1967 e 14 anni dopo si sposta in Francia, cominciando un’esistenza altra, parallela a quella interrotta lasciatasi alle spalle. Di queste due vite e della rigorosa ricerca di un’identità Bouraoui racconta nell’ottimo romanzo autobiografico Tutti gli uomini aspirano per natura al sapere. Dell’Algeria ricostruisce la geografia dell’appartamento di famiglia, i visi di genitori e sorella, il silenzio del gatto, le cose fino a lì quotidiane e poi non più. Della Francia descrive la scoperta dell’omosessualità, vissuta pienamente e abbastanza libera dal giudizio degli altri e dalle punizioni conseguenti. Una sorta di doppio di questo suo alter ego è la giovane algerina protagonista del bel film Non conosci Papicha e determinata a non voler andare via, senza però sottostare alle regole imposte alle donne. Diretto dalla franco-algerina Mounia Meddour, César 2020 migliore opera prima, censurato in patria, distribuito da Teodora Film, on demand su YouTube e Googe Play.