Parli Del Diavolo, una citazione.
“Quando il Diavolo provava amore lo percepiva come i boschi d’inverno sentono l’estate in arrivo. Dopo secoli di esperienze in mezzo a quelle piccole creature dalla vita effimera non riusciva ancora a concentrarsi su di esse con tutto il cuore. Non erano abbastanza reali. E non duravano a lungo.”
È fatto di legno. Cucina un ottimo gumbo. Gli animali – le mucche in particolar modo – lo adorano. Vive la prima storia d’amore del mondo e ha avuto il primo cuore spezzato della storia.
Fate la vostra conoscenza con il cupo, magnetico e affascinante John Scratch, meglio conosciuto come il Diavolo.
Dal momento in cui il suo vero amore, un altro angelo caduto di nome Arden, ha deciso che la Terra era un po’ troppo terrificante e violenta, John Scratch ha cercato di convincerla a tornare da lui e a rinunciare al perdono divino del Cielo.
Purtroppo né le meraviglie dell’Egitto, né la gloria di Roma sono state sufficienti per trattenerla sulla Terra, ma il Diavolo è convinto di aver trovato un nuovo Eden: l’America.
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John Scratch approfitta della ricchezza di questa Arcadia mentre la modella in una nazione a sua immagine e somiglianza.
Poi, in una notte buia alla fine degli anni Sessanta, incontra tre musicisti in rovina e fa con loro un patto.
In cambio delle loro anime garantirà fama, ricchezza e la possibilità di rendere il mondo un posto migliore.
Parli Del Diavolo è un viaggio picaresco e lisergico nel quale vediamo un demonio mai così umano aggirarsi nel tempo e nello spazio, accompagnandosi ai personaggi più disparati, reali o immaginari che siano.
Non difetta certo di immaginazione Michael Poore, autore americano che abbiamo già letto e recensito con “Reincarnation Blues”, del quale viene ora proposto da E/O Parli Del Diavolo, sua irriverente opera d’esordio che arriva adesso in Italia.
Nel ritrarre un Diavolo che sembra uscito dalle migliori pagine di Stefano Benni, Michael Poore si diverte molto a giocare con la Storia – in particolare quella degli Stati Uniti – e a intrufolarsi nelle sue pieghe più sfumate, rigirandola e riscrivendola a suo piacimento, con arguzia e umorismo.
John Scratch scorrazza fra le epoche e si fa spettatore, ma sovente anche autore e protagonista, di momenti più o meno decisivi che hanno segnato il corso della Storia.
Un diavolo quasi umano, colpito da una perdita che lo fa sentire incompleto.
Al contrario di Dio che non ci lascia mai in pace perché vuole il nostro bene e la sua gloria, un diavolo con la capacità di amare e di vivere senza problemi tra la gente.
Di sicuro, assai meno malvagio e infinitamente più divertente di quanto non dica la sua fama.