«Vogliamo bene alla nostra scrittrice. Senza di noi sarebbe diversa, perché siamo consulenti letterari insuperabili». Muriel Barbery, già autrice de «L’eleganza del riccio», dà la parola ai suoi animali domestici ne «I gatti della scrittrice» (E/O). È la storia illustrata di quattro certosini «in un mondo di muri grigi e vasi giapponesi laccati d’arancione». Rivendicano un posto di primo piano nell’opera della padrona, e intanto svelano i segreti della sua vita domestica: il marito musicista, l’editor, l’amico pet-sitter detto «Micio». Un modo originale per narrare il mestiere dello scrittore, con la sua fatica quotidiana, e scoprire seguendo i «custodi» di Muriel che «bellezza e armonia sono le uniche radici che questo mondo fluttuante possieda».