Bisogna cominciare la lettura da Morti ma senza esagerare, il primo di quattro romanzi brevi di Fabio Bartolomei che andranno a comporre la «Quadrilogia della famiglia» (e/o, pp. 112, € 9). Il tema affrontato in questo primo libro è quello della perdita. La protagonista, a seguito di un incidente, rimane orfana di entrambi i genitori e dovrà fare i conti con la loro scomparsa che non riesce ad accettare e superare. Ma cosa accade se la richiesta «tornate ho bisogno di voi» viene esaudita? Ecco quindi che ha inizio una convivenza assurda e decisamente surreale. A 36 anni si ritrova a vivere forzatamente con i genitori ricomparsi dall'aldilà.
Ci sono scambi esilaranti, battute e tanta umanità in queste pagine e nei dialoghi dei protagonisti. I romanzi di Bartolomei sono vere e proprie commedie che riescono a trattare temi difficili con estrema delicatezza e leggerezza: questa è la sua forza. In tutti i suoi libri si ride, ci si commuove e si trovano chiavi di lettura per rispondere ai grandi quesiti della vita. Una menzione speciale ai suoi personaggi, che mancano, una volta terminata la lettura, come può mancare un amico.
Ci sono anche oggetti a forma di senso di colpa, lì sul comodino per esempio, la lampada rotta che mio padre voleva riparare e io: «Ma nooo, ne ho una bellissima a casa che non uso». Mai portata. Forse per preservare il meglio, bisogna essere pronti a lasciare andare. E intanto in libreria è già arrivato il secondo capitolo, Diciotto anni e dieci giorni.