Come gli sia venuta a Bussi di scrivere una trilogia young adult distopica ambientata a Parigi sinceramente non saprei, mentre mi è chiarissimo il ragionamento di Edizioni e/o, editore del giallista vivente più amato Oltrape (se per un secondo ci concentriamo intensamente nel dimenticare Fred Vargas). Edizioni e/o ha tirato fuori dal cappello L’attraversaspecchi come primo esperimento fantasy e – oggettivamente – ha fatto il botto. Dove trovare un altro fantasy a prezzo ragionevole con Oscar Vault che si compra di default tutti i titoli vagamente interessanti o premiati del mercato anglofono? Continuando a guardare sul mercato francofono no? Bussi è già un cavallo pregiato della loro scuderia. Il traduttore è sempre Alberto Bracci Testasecca, consentitemi di essere sospettosa.
Impressione? Non venderà un decimo della Dabos. Sapete…manca l’elemento romanc…fantasy contemporaneo. Io però sono moderatamente intrigata, perché le bande rivali di ragazzetti parigini sopravvissuti alla moria generale nella capitale francese con la natura che è qualche passo più avanti di “the nature is healing” è davvero oltre a Emily in Paris (Emily ti esorcizzo, esci da questo post). Sempre meglio che citare Il signore delle mosche, come si fa sempre in questi casi.
Anche solo per il fatto che la capacità di Bussi come scrittore non è in dubbio io dico sì. Sarà anche lui caduto nella trappola del “ma che ci vuole a scrivere un titolo di genere SFF?”. Non ho ancora controllato per bene, ma intendo farlo. Unico particolare che mi indispettisce: il formato enorme del libro. Nel frattempo, se avete piccoli lettori rigolosamente trilogisti a cui volete regalare un titolo al di fuori dell’orbita booktube per fare la figura dei parenti vecchi che regalano cose mai sentite, vi ho già risolto il Natale.