Dall'eleganza del riccio a quella del gatto: Muriel Barbery, celebre per il suo romanzo che racconta il mondo di un condominio parigino visto con gli occhi pieni di sapienza di una portinaia, qui racconta se stessa e la propria casa. Ma questa volta gli occhi sono della sua gatta Kirin, uno dei quattro certosini che abitano con lei e suo marito musicista. Accompagnata dalle gentili illustrazioni di Maria Guitart, Kirin ci narra con pazienza superiorità i difetti umani, andando ad analizzare quelli tipici degli scrittori: l'agitazione, il dubbio e la negazione. Ci vuole pazienza a essere mici fra gli umani e la gatta, consapevolmente, ci offre una armoniosa lezione di vita.
