Parli del diavolo e lui intanto scorrazza nel tempo e nello spazio accompagnandosi ai personaggi più disparati, reali o fantastici che siano. Non manca certo di immaginazione l'autore americano che abbiamo conosciuto con Reincarnation Blues e del quale viene ora proposta l'ancor più strabiliante opera d'esordio, un lungo trip psichedelico che dal libro della Genesi arriva fino all'avvento dell'era del web, dei predicatori televisivi e della finanza piratesca. Già perché John Scratch altri non è che l'ennesima incarnazione di Lucifero, Satana, Belzebù... Del Maligno per antonomasia, dunque. Che a giudicare almeno dai patti stretti nel corso della storia dell'umanità, tale non sarebbe poi così tanto. Anche e soprattutto perché spinto ad agire dal suo amore per Arden, un altro angelo caduto che, diversamente da lui, aborre la violenza che regna sovrana sulla terra e anela al perdono divino. Un romanzo paradossale, una stupefacente e acida allegoria della società nata sulle rovine dell'utopia di Woodstock.
