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Matteo Martari sarà l’Alligatore volto noir nel Veneto di Carlotto

Autore: Enrico Santi
Testata: L'Arena
Data: 7 novembre 2020
URL: https://www.larena.it/argomenti/spettacoli/matteo-martari-sara-l-alligatore-volto-noir-nel-veneto-di-carlotto-1.8328524

Sarà l’attore veronese Matteo Martari a dare un volto a Marco Buratti alias l’Alligatore, personaggio nato dalla penna dello scrittore padovano Massimo Carlotto, nella serie televisiva che andrà in onda su Rai 2 a partire da mercoledì 25 novembre. A firmare le otto puntate - anticipate dal 18 novembre su Rai Play - sono i registi Daniele Vicari (Diaz e Velocità massima) ed Emanuele Scaringi. Gli episodi sono stati girati tra le province di Padova, Vicenza e Venezia nel febbraio scorso, giusto in tempo prima che scattasse il lockdown, e saranno trasmesse a coppie per quattro serate. La fiction, alla cui sceneggiatura ha collaborato lo stesso Carlotto è tratta da tre dei suoi racconti noir: “La verità dell’Alligatore”, “Il corriere colombiano” e “Il maestro di nodi” (E/O editrice che per l’occasione li ripubblica in una nuova veste grafica). Le prime tre serate racconteranno, con molte rivisitazioni, ognuna, la storia di un romanzo in due puntate da cinquanta minuti. La quarta tirerà le fila della vicenda orizzontale che si dipana in tutta la serie. L’Alligatore è il soprannome del cantante blues Marco Buratti che, dopo sette anni di ingiusta detenzione, si inventa una professione da investigatore privato molto sui generis. Buratti si muove infatti, proprio come il suo soprannome suggerisce, a pelo d’acqua nella zona grigia di una realtà dove legalità e illegalità hanno un confine molto labile. Nel suo lavoro il detective senza licenza si avvale dell’aiuto dell’ex compagno di cella Beniamino Rossini, contrabbandiere rimasto fedele all’etica di una mala d’altri tempi, e di Max La Memoria, un reduce degli anni della contestazione giovanile che, a modo suo, ha trovato il modo per non tradire i vecchi ideali. La serie televisiva, inoltre, assegna un ruolo importante anche a Greta, l’ex fidanzata di Buratti, nei romanzi solamente accennata, interpretata da Valeria Solarino. Lo scrittore padovano si è detto soddisfatto per la trasposizione sottolineando di ritrovarvi l’atmosfera dei suoi libri, grazie alla bravura del cast e alle immagini che o raccontano un Veneto «non da cartolina». Rispetto ai romanzi, tuttavia, sono state rimescolate un po’ le carte: personaggi, come Giorgio Pellegrini, protagonista di “Arrivederci amore ciao” e di altri libri, entrano in scena dalla prima storia. Quanto agli interpreti, Carlotto li ha definiti «molto convincenti per come si sono calati nella parte». E lo è, in particolare l’attore protagonista Matteo Martari, 37 anni, ormai una presenza consolidata sul piccolo e grande schermo. Sono sue, per citare i lavori più recenti, le interpretazioni di Luigi Tenco in “Fabrizio De André, principe libero”, di Francesco Pazzi nella seconda stagione del kolossal italo-britannico “I Medici” e di Giovanni Buitoni in “Luisa Spagnoli”. In coppia con Miriam Leone ha recitato anche nella fiction “Non uccidere”. Per Martari, quindi, quella che sarà, parole di Carlotto, «la prima serie hard boiled in prima serata Rai», rappresenta l’ennesima conferma. L’attore veronese, ha scritto il critico cinematografico Carlo Cerofolini dopo aver assistito in anteprima al primo episodio, “La verità dell’Alligatore”, alla Festa del Cinema di Roma, «regala una gamma di sfumature congrue alla complessità di un personaggio destinato a conquistare il cuore dello spettatore».